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Borgo Castello

COORDINATE... N -  40.900006° ... E - 15.438550°

 

FRUIBILITA’

Il sito Ã¨ in un buono stato , le strutture sono visitabili in base gli orari indicati .

Non è accessibile ai disabili perchè sono presenti molte barriere architettoniche.

DESCRIZIONE

a) L'esistenza del castello di Calitri è documentata nel XIII secolo. Infatti risulta documentata dagli "Statuta officiorum" del Regno Svevo, pubblicati dal Winkelmann che, nel 1240 appartenente al demanio imperiale, viene sottoposto ad interventi di riparazione e adeguamento delle strutture difensive nell'ambito del programma federiciano di miglioramento dell'edilizia fortificata dell'Italia Meridionale. Al momento dell'occupazione angioina il "Castrum Calitri" è uno dei 40 castelli agibili esistenti nel giustizierato del "Principato e Terra Beneventana". Assegnato dal Re Carlo I al barone di Fleury nel 1276, appartiene in seguito ai Del Balzo e dal 1304 fino all'inizio del XVII sec. ai Gesualdo. Poi passa ai LUdovisi, che nel 1693 lo vendono alla famiglia Mirelli insieme ai feudi di Calitri, Castiglione e Santa Maria in Elce. Completamente distrutto dal disastroso terremoto dell' 8 settembre 1694 il castello viene abbandonato dai feudatari ed è oggetto di grosse trasformazioni urbane che interessano anche il sottosuolo. Sulle rovine dell'antica fortificazione medievale vengono, infatti edificate (durante il corso dei secoli XVIII, XIX, XX) abitazioni, strade ed altre infrastrutture che inglobano le parti residue della struttura originaria. Gravemente danneggiato dal sisma del 23 novembre 1980 e divenuto successivamente in gran parte proprietà pubblicain conseguenza delle cessioni dei privati, il Borgo Castello è da alcuni anni interessato dai lavori di restauro curati dalla Soprintendenza per i BAAAS di Salerno e Avellino finalizzati alla sistemazione dell'area e alla creazione di spazi e ambienti per attrezzature pubbliche e strutture museali. Attualmente ospita il Museo della Ceramica e il Lapidarium. b) Il castello di Calitri, prima del terremoto del 1694 che lo distrusse completamente, facendolo rovinare sulle case sottostanti, era un’imponente costruzione con quattro grosse torri angolari, contrafforti ed altre opere di fortificazione, posta sul versante sud-est di una delle colline che dominavano le valli dell’Ofanto e del Cortino e con la facciata nord, articolata in due massicce cortine murarie, costruita sul costone di arenarie di oltre settanta metri d’altezza. Non fu più ricostruito; le pietre e i materiali dei crolli furono riutilizzati in nuove costruzioni, trasformando l’intera area in un borgo popolare densamente abitato. Sulle rovine dell’antica costruzione si edificarono abitazioni, strade ed altre infrastrutture che ne inglobavano le parti residue, sì che il maniero visse solo nella toponomastica fino al disastroso terremoto del 1980, quando l’intera zona, abbandonata.
 

RAGGIUNGIBILITA’ del SITO a PIEDI e in Auto


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COORDINATE PARCHEGGIO

N - 40.899839°

E - 15.437236°

 

stradario - Via Castello - 

DESCRIPTION

a) The existence of the castle in Calitri is documented in the thirteenth century. Fact is documented by "Statuta officiorum" the United Svevo, published by Winkelmann that, in 1240 belonging to the imperial property, undergoes repairs and adaptation of defense structures within the program Frederick of improved housing fortified Italy Southern. When assigned to the Angevin "Castrum Calitri" is one of the 40 castles viable existing giustizierato the "Principality Beneventana and Earth". Assigned by King Charles I to Baron Fleury in 1276, it belongs to the Del Balzo and later from 1304 until the early seventeenth century. to Gesualdo. Then move on to the Ludovisi, who in 1693 sold it to the family Mirelli along with the fiefs of Calitri, Castiglione and Santa Maria in Elce. Completely destroyed by the disastrous earthquake of 'September 8, 1694 the castle was abandoned by feudal lords and is subject to large urban transformations that also affect the subsoil. On the ruins of medieval fortification are indeed built (during the course of the centuries XVIII, XIX, XX) housing, roads and other infrastructures that incorporate the remaining parts of the original structure. Severely damaged by the earthquake of 23 November 1980 and later became largely owned pubblicain result of the sale of the private, the Castle Village has for some years affected by restoration treated by the Superintendence for BAAAS of Salerno and Avellino aimed at the arrangement of the area and the creation of spaces and environments for public facilities and museums. Now houses the Museum of Ceramics and the Lapidarium. b) The castle of Calitri, before the earthquake of 1694 that destroyed it completely, making him ruin the houses below, was an imposing building with four large corner towers, buttresses and other fortifications, located on the south-east of one of hills overlooking the valleys Ofanto and Cortino and the north facade, divided into two massive curtain walls, built on the ridge of sandstone over seventy meters high. It was not rebuilt; stones and materials of the collapses were reused in new buildings, transforming the whole area into a densely populated village folk. Building is built on the ruins of houses, roads and other infrastructure which encompassed waste parts, so that the manor lived only in place names to the disastrous earthquake of 1980, when the entire area, abandoned

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